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a cura del Bonsai Club Ishi Zuki*

 

Cos’è un Bonsai

 

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Non si hanno documenti precisi che permettano di ricostruire la storia del bonsai, ma si presume che la pratica di coltivare alberi in vaso sia nata in India dove le popolazioni nomadi portavano con sé, nei loro spostamenti, le piante officinali e poi esportata in Cina circa 2000 anni fa, periodo al quale risalirebbero i graffiti più antichi raffiguranti gli antenati dell’odierno bonsai.
Riguardo al motivo per cui i Cinesi abbiano cominciato a coltivare alberi in vaso si possono formulare solo ipotesi più o meno bizzarre. Comunque tutte valide.

A parte il discorso che molte delle popolazioni Cinesi erano nomadi e quindi si portavano dietro le piante coltivate per uso alimentare o medicinale si sono poi accorti che potandole continuamente, le stesse assumevano forme graziose.
Da qui è iniziata la coltivazione dei primi Bonsai o PenJing come venivano chiamati in Cina.
Un’ altra ipotesi è legata al fatto che i Cinesi in continua guerra erano costretti a spostarsi continuamente e quindi portavano con sè gli alberelli in vaso come ricordo del proprio paese e, con il tempo, questi assumevano forme interessanti e l’aspetto dei grossi alberi liberi di crescere in natura.

Il Penjing Cinese, molto diverso dal Bonsai moderno, viene conosciuto dai Giapponesi 1000 anni più tardi anche se rimane per lungo tempo un’arte praticata esclusivamente da uomini potenti.

E’ solo all’inizio del 900 che viene dato un forte slancio all’arte del bonsai: vengono codificati i vari stili ai quali si fa ancora oggi riferimento e il bonsai viene portato in Europa. Viene conosciuto inizialmente dai Francesi, poi dagli Inglesi ed infine dagli Americani dai quali viene apprezzato enormemente. E’, forse, proprio grazie ai grande successo che ha avuto in America che il bonsai si è poi diffuso in Europa suscitando l’interesse e soprattutto la curiosità di molti.
Oggi il bonsai è molto diverso dal suo antenato Penjing coltivato dagli antichi Cinesi (anche se ancora oggi continuano con questo tipo di arte): le forme del bonsai moderno seguono schemi molto semplici dettati da regole ben precise fissate proprio dai Giapponesi a metà del 900.

Anche i vasi hanno conosciuto un profondo mutamento assumendo oggi forme più sobrie e lineari.
Va oltretutto notato come molti stili abbiano assunto negli ultimi anni aspetti esasperati che danno al bonsai una forma molto sofferta ma nello stesso tempo spettacolare. Per ottenere tali risultati, ai tradizionali attrezzi come coltellini, scalpelli e pinze vengono spesso sostituiti utensili elettrici come trapani, sgorbie e frese.
Il fatto che negli anni il bonsai abbia visto tutte questa trasformazioni sta a rafforzare l’opinione di coloro che l’hanno definito una vera e propria arte e non soltanto un modo di coltivare alberi.